Nome volgare: Epilobio
Famiglia: Enoteracee Medicinale
Tipologia: Pianta Officinale
Caratteristiche: .Pianta erbacea vivace provvista di un rizoma
strisciante molto ramificato; il fusto, alto fino a 150 cm, è
eretto, semplice o talvolta ramificato in alto.
Le foglie, inserite variamente sul fusto, sono in parte verticillate,
in parte opposte e in alto alterne; hanno forma lanceolata, sono acuminate
alla base e all'apice, il margine è dentellato o intero; nella
pagina inferiore sono ben visibili le nervature.
L'infiorescenza è un racemo semplice o talvolta ramificato
di forma piramidale. Il calice è diviso in quattro lobi lanceolato-lineari
acuti all'apice; la corolla è formata da quattro petali obovati:
i due petali superiori sono più grandi di quelli inferiori;
il colore dei fiori è rosso porporino, talvolta sono molto
chiari e raramente bianchi.
Il frutto è una capsula allungata; a maturità si
divide in quattro sezioni che si incurvano verso l'esterno; i semi
sono lisci, ovali-oblunghi, glabri e forniti di un pappo di setole
bianche. (VEDI FOTO) Habitat: Cresce lungo i sentieri, in luoghi umidi e sassosi, su
subtrato siliceo.Proprietà farmaceutiche: scarso interesse,
"tuttavia la radice deve alle sostanze tanniche che contiene,
oltre la mucillaggine e lo zucchero, l'uso popolare che se ne fa per
preparare collutori astringenti contro le afti della bocca e delle
fauci."(G.Negri E.F.Hoepli)
proprietà astringenti, antiinfiammatorie, emollienti. (Droga
usata: radici e fiori).
Nota: L'epilobio dopo dei funesti bombardamenti, dopo un incendio
che ha distrutto il bosco lasciando dietro di sé solo macerie
e cenere, quando insomma tutto sembra solo distruzione e morte, ecco
spuntare dal nulla questo bellissimo fiore rosa chiamato Epilobio,
ridonando speranza alla vita che continua.....L'Epilobio infatti fu
una delle prime piante a spuntare tra le macerie delle città
bombardate dalla seconda guerra mondiale ed inoltre si diffonde rapidamente
nei terreni colpiti recentemente da incendi e disboscamenti.